Frederick Wiseman, uno dei maggiori documentaristi viventi e Leone d’Oro alla Carriera all’ultima Mostra del Cinema di Venezia ha presentato le sue opere a Napoli da mercoledì 25 a venerdì 27 febbraio .

 

La manifestazione, organizzata da Arci Movie e Parallelo 41  Produzioni , di cui è Presidente Antonella Di Nocera, con l'Università degli Studi di Napoli Federico II, è inserita in una più ampia collaborazione con la Cineteca di Bologna e Fuori Orario – Rai Tre.

L’iniziativa ha ricevuto il Patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America e del Comune di Napoli, e con entusiasmo l’adesione dell’ Associazione Amerigo e del Chapter di Napoli.

 

Nel corso della tre giorni di proiezioni al Cinema Academy Astra, il maestro del cinema della realtà “ dei mei film parziali pregiudiziali, manipolatori, ma giusti, fedeli alla mia percezione di quello che sta accadendo ” come li definisce lui stesso, ha presentato in anteprima con Enrico Ghezzi il nuovo “National Gallery” e un’ampia retrospettiva di tutte le sue opere.

 

Il cineasta americano nell’ Aula Magna Storica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ha ricevuto il titolo di Membro onorario dell’Associazione ex alumni dell’Ateneo federiciano, preceduta dai saluti del Rettore Gaetano Manfredi e della Console USA a Napoli per gli Affari Culturali Deborah Guido O’ Gradye dalla presentazione del Professor Corrado Calenda. E’ in questa sede che Giuliana Cacciapuoti ha avuto modo di incontrare Wiseman, per  AMERIGO. Con un pizzico di orgoglio possiamo raccontare che non solo il maestro del documentario si è appuntato il distintivo dei soci ex International Visitors; ha apprezzato e commentato in positivo la scelta per l’Associazione del nome di Vespucci, un segno “reale” e storico della vicinanza tra Italia e Stati Uniti.

 

Riflessioni e spunti importanti nella sua lezione magistrale, ‘A conversation with Frederick Wiseman’: il regista ha sottolineato l’importanza delle culture umanistiche e detto con chiarezza che non devono essere penalizzate a fronte della crescita del sapere meramente tecnologico. Con garbo e ironia ha ricordato che è importante apprendere e studiare la tecnica del cinema, anche nelle università, e ha poi ricordato di quando conquistato dal cinema dopo la sua laurea in giurisprudenza, verso i trent’anni, ha sviluppato  la sua tecnica nella pratica del girare e filmare. Bostoniano, nato nel 1930, i film di Wiseman sono nel tempo sapiente miscela di osservazione, testimonianza, riflessione. Un corpo complesso come tutte le grandi narrazioni letterarie musicali drammaturgiche, colme di  contraddizioni, profonde riflessioni, domande senza risposta.

Giuliana Cacciapuoti - esperta in cultura islamica e del mediterraneo

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