Un progetto con le favole dal mondo.
” Bauli volanti” è il frutto di un lungo e paziente lavoro che come responsabile del gruppo cultura istruzione della consulta regionale dell’immigrazione della regione Campania.
ho condotto per tutto il corso del duemilaquattro e si è concretizzato in questo progetto dal nome evocativo.
Ascolto e dialogo con insegnanti, mediatori e mediatrici, operatori esperti di intercultura, appartenenti alle associazioni di immigrati e non presenti sul territorio campano, impegnate in attività nelle scuole e con le comunità sui temi dell’interculturalità hanno permesso di ideare un progetto partecipato e condiviso. Durante gli incontri spesso si sottolineava la necessità di uno spazio anche fisico dove poter praticare e sperimentare il percorso interculturale.
L’esperienza del lavoro interculturale mi spingeva a pensare che fosse necessario, non disponendo di risorse ingenti, di aguzzare l’ingegno e pensare a una soluzione per “ inventare” un posto da nominare “centro interculturale”.
La relazione interpersonale e le attività condivise rendono spesso i luoghi, anche una stanza, un centro interculturale.
Ciascuno nella sua individualità rappresenta identità e culture multiple, in continuo mutamento,
riunirle in uno stesso spazio e lasciarle dialogare tra loro su un argomento comune, offerto dalle favole dal mondo è un punto di partenza che si articola ancor di più se una attività comune si avvale di una abitudine così naturale per ciascuno di noi, familiare e presente in ogni tipo di società: l’abitudine a raccontare.
Strumento potente sono le favole i miti le leggende le storie inventate per evocare luoghi lontani attraverso le immagini descritte dalle parole lette in un libro.
Le fiabe ci vengono raccontate oppure lette dai genitori o dai nonni, nelle culture africane e asiatiche i racconti sono trasmissione di saperi e di esperienze di saggezza e di canoni di comportamento.
Oggi un’ attività praticata nella scuola dell’infanzia elementare e della prima adolescenza per finalità educative sia linguistiche che trasversali, dall’ educazione alla pace alla legalità all’intercultura , si avvale dei progetti di lettura e dell’uso dei libri quali strumenti didattici.
Utilizzare perciò percorsi di lettura guidata con piccole biblioteche scolastiche interculturali costituiva la chiave che avrebbe potuto aprire la porta di una sperimentazione di attività interculturali.
In questi ordini di scuole dell’infanzia e della prima adolescenza le docenti sono già avvezze a percorsi interculturali trasversali, con Bauli volanti si poteva provare a fare qualcosa di più e nello stesso tempo dotare un territorio di uno spazio multiculturale.
Questo spazio, non potendolo costruire fisicamente con calce e mattoni, si costruisce da solo ogni volta che in una scuola, una sala pubblica, la sede di un’associazione arriva un “Baule” che contiene uno scaffale interculturale itinerante.
Un carrellino su ruote evoca la migrazione: al posto delle merci o dalla spesa ci sono i cento libri di cui in questo opuscolo trovate la bibliografia ragionata, semplici stuoie e un paio di cuscini, per far accomodare l’uditorio, attorno agli esperti delle quattro associazioni che insieme con la scuola Russo II hanno ricevuto in comodato d’uso, custodi pronti a prestare a coloro che lo richiedano, uno dei 4 bauli acquistati con i fondi del progetto regionale.