Asma Barlas, nata a Lahore nel 1950, musulmana e credente, docente di esegesi coranica e studi di genere negli Stati Uniti, oggi è professoressa emerita e direttrice del Centro studi per la Cultura Razza e Etnicità all’ Ithaca College di New York.
È una delle voci autorevoli impegnate nel lavoro di analisi del testo coranico, con l’intento di allontanare dal testo le interpretazioni fondamentaliste.
La studiosa osserva che sia la Sharia sia la raccolta di Hadith, per evidenti ragioni storiche e culturali sono frutto di un pensiero maschile maggioritario. Secondo Asma Barlas il testo coranico in sé non appoggia il patriarcato, ma sono le interpretazioni patriarcali del testo sacro che confondono le acque. La docente sostiene che il Corano promuove una eguaglianza di diritti nel matrimonio e non differenzia per sesso e genere. Barlas punta il dito sull’esegesi patriarcale del Corano elaborata in secoli di storia da studiosi uomini, oggetto del suo saggio più famoso: “Beliving women” in Islam: Unreading Patriarchal Interpretations of the Qur’an (University of Texas Press, 2002).
Il punto di vista interessante è che non dà un’interpretazione da “femminista islamica” ma da “credente” come le donne del titolo: traendo spunto dal mandato coranico ricerca una pratica di giustizia e diritti per tutti gli esseri umani per tutta la loro esistenza in una sostanziale continuità nella sfera pubblica e privata, uscendo dal tema eguaglianza di genere, estende il tema della ricerca della giustizia sociale a tutte e tutti.L’intento della studiosa è, superando il trito argomento delle donne musulmane oppresse a cominciare dall’uso/obbligo dell’ hijab, ritiene importante dare il punto di vista di donne musulmane, femministe e non, molte delle quali hanno lasciato, proprio come lei, i propri paesi d’origine per sfuggire all’oppressione politica, e cercare libertà di pensiero negate, e che devono affrontare proprio nei nuovi paesi di arrivo pregiudizi e stereotipi, che si rivelano altre forme di controllo e oppressione.
L’origine pakistana di Barlas permette di riflettere anche sul tema dell’uso del Islam per sostenere interessi politici come l’islamizzazione della società che coincide con prese del potere militari e autoritarie, quelle interpretazioni misogine imposte fino a diventare equivalenti alla religione stessa, e generando la grande confusione che pratiche illiberali, nemmeno citate dal Corano, siano ritenute, purtroppo anche da musulmani pratiche religiose, mescolando testi culture e storia in unico contenitore. Esegesi ed ermeneutica coranica permettono di comprendere che se Dio ha creato uomo e donna, non da una costola di Adamo come nella Bibbia, dalla stessa anima (nafs) ne sottolinea l’eguaglianza ontologica.
Il compito di chi studia è studiare i testi con gli strumenti dell’ermeneutica, della teoria e filosofia dell’interpretazione, giungendo a nuove risposte, senza affermazioni univoche e apodittiche. Asma Barlas in ogni caso accoglie le opinioni delle femministe musulmane credenti e laiche, delle non femministe, delle muslimah/credenti come lei e si confronta con le femministe e non occidentali. Un esempio di metodo e ricerca.
Nel corso del suo lavoro ha anche svolto riflessioni significative sui temi del colonialismo britannico nel suo paese natale il Pakistan, e discusso dell’Islam nel suo paese attuale, gli Stati Uniti. Una studiosa a cui far riferimento per la rilevanza e l’importanza delle sue riflessioni e posizioni. Per chi volesse oltre saggi in inglese, si può leggere in italiano in rete l’intervista ad Asma Barlas di Widad Tamimi su “la Repubblica” del 24 giugno 2024.
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