La calligrafia araba, tra le più antiche forme d'arte visiva, ha origini nel VII secolo e si è sviluppata parallelamente all’espansione dell’Islam.

Originariamente, la scrittura araba era funzionale alla trasmissione del Corano, ma presto si trasformò in un'arte sublime, esprimendo la sacralità del testo attraverso forme eleganti e proporzionate. La scrittura araba si distingue per la mancanza di lettere maiuscole e per un sistema di congiunzioni fluido che conferisce al testo un aspetto continuo e armonico.

Due stili fondamentali si imposero nei primi secoli: il cufico, con linee rigide e geometrie ben definite, e il naskh, più morbido e leggibile. Il cufico era particolarmente usato nei primi manoscritti coranici e nelle decorazioni monumentali, spesso arricchito da motivi floreali e intrecci geometrici. Al contrario, il naskh, perfezionato dal calligrafo persiano Ibn Muqlah al Shirazi nel IX secolo, divenne lo stile dominante grazie alla sua chiarezza e semplicità, utilizzato ancora oggi per libri e documenti, calendari e per il Corano. La standardizzazione e l’estetica della calligrafia araba furono raffinate da maestri come Abu Hasan Ali , detto Ibn al-Bawwab, il figlio del portinaio, soprannome dato dal lavoro di suo padre a Baghdad; calligrafo e miniatore di età abbaside, introdusse proporzioni matematiche per armonizzare le lettere; il suo Corano è un capolavoro di eleganza e stile raiyani e thuluth, noto per l'eleganza e la complessità delle sue forme intrecciate, spesso utilizzato nei titoli delle sure coraniche e nelle iscrizioni nelle moschee. Lo stile diwani fu sviluppato durante l'Impero Ottomano per documenti ufficiali, caratterizzato da curve sinuose e un'estrema ricercatezza, i calligrafi turchi trasformavano con grande abilità parole e frasi in forme di animali simbolici spesso si era in ambiti sufici.In epoca contemporanea, la calligrafia araba è stata portata oltre i confini della tradizione. Artisti come Hassan Massoudy e El Seed hanno mescolato la calligrafia classica con elementi moderni, creando opere che spaziano dalla pittura murale alla street art. Questo ha contribuito a rendere la calligrafia araba una forma d’arte universale, capace di comunicare valori culturali e spirituali anche a chi non conosce la lingua araba, e molte artiste arabe hanno utilizzato la scrittura come elemento per scardinare punti di vista tradizionali. La calligrafia araba non è solo una forma di comunicazione, ma anche un mezzo per esplorare la bellezza e il significato del linguaggio, rappresentando un ponte tra arte, fede e cultura, capace di unire tradizione e modernità in un dialogo senza tempo.

© riproduzione riservata, tutti i contenuti sono frutto dello studio e dell'opera divulgativa di Giuliana Cacciapuoti. Per qualsiasi richiesta scrivere a info@giulianacacciapuoti.it

Foto cartiglio eseguito da un docente di calligrafia araba dell'Università di Dubai

 

Giuliana Cacciapuoti - esperta in cultura islamica e del mediterraneo

Iscriviti alla newsletter

Giuliana Cacciapuoti
P.IVA 08039621217

Graphic and design: Sokan Communication | Photo by Monica Memoli - Emanuele Di Cesare
Privacy Policy - Cookies Policy
Sito protetto da reCAPTCHA: Privacy - Termini