A conclusione dei Campionati europei di calcio 2024 la storia di due calciatrici dal tetto del mondo: Karishma e Sumaira Inayat, Pakistan.

L'Aga Khan Centre di Londra negli ultimi anni ha ospitato una mostra intitolata "Football and Religion: Tales of Hope, Passion and Play", che esplora il calcio attraverso le diverse esperienze religiose. Tra le opere d'arte, molte erano ispirate a Karishma Inayat, una calciatrice di 25 anni, e a sua sorella maggiore Sumaira. Le due, originarie di Lahore, Pakistan, e residenti anche in Gran Bretagna, hanno le radici e il cuore a Shimshal, un villaggio a 3.100 metri nel distretto di Hunza, Gilgit Baltistan.

Le sorelle Inayat hanno iniziato la loro passione sportiva a Shimshal, ottenendo borse di studio per l'università grazie ai loro meriti calcistici. La famiglia Inayat, consapevole dell'importanza dell'istruzione, ha sostenuto attivamente le figlie e altri bambini del villaggio trasferendosi a Lahore. Nonostante il loro sogno iniziale fosse il cricket, hanno accettato il calcio e raggiunto alti livelli, arrivando a rappresentare il Pakistan ai Jubelee Games di Dubai.Nel 2017, le sorelle hanno organizzato il primo campionato di calcio femminile a Shimshal, coinvolgendo ragazze dai 12 ai 20 anni. Il torneo ha avuto un successo straordinario, con calciatrici provenienti da villaggi distanti ore di viaggio. Shimshal, situato in una zona remota e pericolosa da raggiungere, è diventato il simbolo della loro battaglia per l'emancipazione femminile attraverso lo sport.

Karishma e Sumaira puntano a generare una rivoluzione calcistica nelle aree rurali del Karakorum, sfidando gli stereotipi sulle donne musulmane e offrendo opportunità educative e di vita diverse. Il loro impegno ha dato a molte giovani la possibilità di studiare grazie alle borse di studio ottenute per meriti sportivi.La regione del Gilgit-Baltistan, con un tasso di scolarizzazione del 96%, è un'eccezione in Pakistan, grazie anche alla presenza della comunità ismailita, il cui leader spirituale, Karim Aga Khan IV, promuove fortemente l'istruzione. La Fondazione Aga Khan finanzia numerosi progetti di sviluppo locale, inclusi corsi di imprenditoria femminile e laboratori di taglio delle gemme preziose.Le sorelle Inayat, attraverso il calcio, influenzano positivamente la società e le abitudini, diventando testimonial di uno sport che va oltre il gioco e promuove un cambiamento sociale profondo.

Per approfondire: httpswww.churchtimes.co.ukarticles20224-novemberbooks-artsvisual-artsart-review-football-and-religion-tales-of-hope-passion-and-play-aga-khan-centre

Giuliana Cacciapuoti - esperta in cultura islamica e del mediterraneo

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