"Artiste arabe e musulmane tra presente e memorie" è un mio testo inserito in apertura della pubblicazione dell'Università di Napoli l'Orientale (2017) dedicata al Matri-Archivio del Mediterraneo.

Il contributo si apre con una citazione della sociologa marocchina Fatima Mernissi (1940-2015) :“Dovunque vi siano esseri umani c’è una qa’ida, una norma invisibile. Sfortunatamente, nella maggior parte dei casi qa’ida va contro le donne; non ci sono indicazioni per indovinare dove sia la regola invisibile salvo la violenza che ne deriva se la si trasgredisce”.

L'articolo ha affrontato, quasi dieci anni fa, il tema dell'arte contemporanea in relazione proprio alle artiste arabe musulmane; il primo punto richiede il superamento di luoghi comuni e descrizioni superficiali. La collocazione storica e culturale delle artiste arabe è complessa, poiché devono navigare in una concezione del tempo ciclica e confrontarsi con l'ostilità verso le arti figurative, considerate spesso blasfeme. Nonostante ciò, l'arte visiva è sempre esistita nei paesi musulmani, senza una tradizione consolidata di scuole d'arte o musei dedicati, rendendo così il lavoro delle artiste particolarmente complicato o precario. Come descritto da Fatima Mernissi, le artiste devono superare barriere mentali e identitarie ("hudud"). Devono evitare immagini di nudo e ritratti, nel contempo esse rifiutano lo sguardo occidentale sul corpo femminile, distinguendosi nettamente dalle rappresentazioni idealizzate delle odalische di artisti occidentali come Ingres e Picasso: a memoria di ciò si legga su questo tema Assia Djebar. L'arte diventa così un mezzo di cambiamento sociale e politico, trasformando l'atto artistico in militanza e attivismo. Il velo e la calligrafia sono temi ricorrenti. Il velo simboleggia la battaglia contro l'imperialismo e la negazione della soggettività femminile, mentre la calligrafia diventa uno strumento di lotta contro l'occidentalizzazione e di emancipazione. L'arte delle donne arabe musulmane sta guadagnando valore nel mercato internazionale, con paesi come Emirati Arabi Uniti, Bahrain e Arabia Saudita che promuovono un'immagine accattivante dell'arte femminile, contrastando l'invisibilità delle donne in quei paesi.

Alla 55esima Biennale di Venezia, il Bahrein (2013) partecipò per la prima volta con artiste come Mariam Haji, Camille Zakharia e Waheeda Malullah, guidate dalla ministra della Cultura, Sheikha Mai Bint Mohammed Al Khalifa, che ancora oggi sostiene le arti contemporanee. Nonostante le sfide, l'arte femminile nei paesi arabi e musulmani trova spazio e riconoscimento grazie a eventi internazionali. Figure influenti come la regina Rania di Giordania, le ministre dei paesi del Golfo, la sceicca del Qatar Mozah bint Nasser al-Missned, Presidente della Qatar Foundation e Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani promuovono la cultura e il contemporaneo, ma le artiste devono ancora bilanciare la richiesta di " glamour" con il loro lavoro artistico. La loro arte non è solo estetica, ma una potente forma di resistenza e militanza, per promuovere e sostenere i diritti e i cambiamenti all'interno delle società arabe patriarcali, denunciando con le loro opere le evidenti disparità discriminazioni e diseguaglianze presenti nelle società arabe, e in contesti ricchi, privilegiati e sotto i riflettori internazionali. La strada della piena affermazione dell'autonomia e libertà delle artiste arabe è lunga ma è incominciata con serietà da tempo.

Per approfondire sul mio sito:

https://www.giulianacacciapuoti.it/it/103-artiste_arabe_e_musulmane_tra_presente_e_memorie?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR099Dt7u_TcMR22cnidPU9FECPh9hKgxOBUqDCd-Tpk00A-HIvGwxrVuvo_aem_AbIq3OZy0rsrm_vdrvEMbY7h0qvvbldjuXVorOVUnmgnRQGW3wuPQLNpsbdJr7jrrtC-nzR5ngmINb2nLGHEBqS0

 

https://www.giulianacacciapuoti.it/it/112-le_sceicche_del_qatar?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR3MaEvV8BGLhro_y5ElqBDSkVuQI2ct8jXT7ArnRf5RqTrrbScrMTrDfak_aem_AbIkG-KQmwagFVK_wazxQP113oR1G2jf7_6gjkorFUWM58I6lv7-9B5uwCgohvYAP0DH8GSAcQHzJDHKNl30yaxT

 

https://www.giulianacacciapuoti.it/it/129-shirin_neshat_iran?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR1LiOYgu1qtB0-Stj_ndIeOIyxEdeSevaxzeE6yVFBV618sXukEvNPvtEo_aem_AbIlheyJwiEj_bpEh1U3JckJGSHvhikuaZzY2A4beIL1G9ir2etfjHKU2GauKnFqAySy2fx3ULyzYwCYpWxPam2_

 

Giuliana Cacciapuoti - esperta in cultura islamica e del mediterraneo

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