Il mese di Ramadan quest'anno cade in uno de momenti più tristi e bui di tutta la storia dei paesi arabi. La tragedia di Gaza incombe nei cuori di tutta la comunità musulmana mondiale.
Il digiuno di Ramadan, uno dei cinque pilastri dell'Islam, che cade nel mese omonimo del calendario lunare islamico, ha dunque scadenza mobile: è davvero un periodo significativo per la Ummah, le comunità nazionali, le famiglie e i singoli individui. Durante il mese lunare si osserva il digiuno rituale o sawm; dall'alba al tramonto, ci si raccoglie in preghiera e riflessione profonda su di sé e il proprio percorso di vita.. L'avvistamento della nuova luna, la falce crescente, segna l'inizio ufficiale, diverso per ogni latitudine, di questo periodo di devozione collettiva. Durante il Ramadan, si digiuna evitando cibo, bevande, fumo e quanto stimoli i sensi durante le ore diurne. Digiunare comprende devozione, autodisciplina, empatia per coloro che soffrono, essere grati del cibo e dell'acqua, di cui si riconosce il valore, attraverso la privazione. Il Ramadan è un momento di gioia e condivisione, con le famiglie che si riuniscono per la rottura del digiuno serale: prima si mangiano datteri e si beve un bicchiere d'acqua, e poi segue il pasto chiamato Iftar.
Le notti del mese di Ramadan nei paesi islamici, dove si attuano orari speciali per negozi e uffici pubblici sono molto speciali; la gente si incontra, si organizzano feste familiari e tra amici, e tutti si mostrano disponibili verso gli altri in ospitalità e cortesia. Il mese sacro culmina con la celebrazione della festa di Eid al-Fitr, la preghiera comunitaria e il versamento della zakat, che non è un'elemosina, ma un atto doveroso e obbligo sociale regolamentato; si versa una parte calcolata sui propri guadagni e risparmi, prima della preghiera comunitaria finale, ed è utilizzata per opere necessarie alla comunità. Nel mese di Ramadan cade la lailat-al-qadr, la notte in cui secondo la tradizione islamica Iddio fissa il destino degli esseri umani per l'anno in corso, e che viene ricordata da una specifica Sura del Corano. L'augurio che il "destino" sia di pace e fine di ogni atrocità, nel mondo.