8 febbraio 2024, 27° giorno del mese di Rajab nel calendario islamico, la comunità musulmana ha festeggiato Lailat al Miraj, - La Notte dell'ascesa - o Lailat Al-Isra - La notte del viaggio notturno - Isra deriva dalla IV forma del verbo che significa proprio viaggiare di notte.
La ricorrenza commemora il viaggio, la purificazione e l’ascensione al cielo del Profeta Muhammad come nella Sura XVII: 1 "Gloria a colui che rapì di notte il Suo servo dal tempio Santo al Tempio ultimo, dai benedetti precinti, per mostrargli dei Nostri Segni".
La tradizione si arricchisce di particolari assenti nel Corano, e si racconta di come nel bel mezzo della notte Muhammad fu svegliato dall’arcangelo Gabriele e trasportato in una sola notte “dalla Ka’ba della Mecca alla Spianata del Tempio di Gerusalemme" - in groppa a un mitico destriero alato, Burāq, il nome forse significa lampo, luce del fulmine, e nel tempo assume un corpo a metà tra un asino e un mulo, il volto di donna e ali di pavone.
In un secondo viaggio notturno da Gerusalemme, dopo aver pregato ed essersi purificato, il Profeta sorvolando il baratro infernale assiste alle pene corporali inflitte ai dannati in relazione ai peccati commessi alla terra; poi arriva ai Sette Cieli del paradiso, e qui Muhammad incontra in ciascun cielo uno dei Profeti che prima di lui hanno professato la parola di Dio per la salvezza del genere umano. Ammesso al cospetto divino si compie il miracolo, l'impresa impossibile agli altri esseri umani: vedere con occhi mortali e terreni la maestosità di Dio, da cui riceve una serie di comandi a cui gli uomini devoti devono attenersi, tra cui l'obbligo della preghiera 5 volte al giorno.
I racconti e le storie di questo meraviglioso viaggio notturno furono trasmessi nei "Libri della Scala" e studi meticolosi affermano che nel Medioevo e Dante stesso abbiano tratto spunto dai racconti sul miraj, da cui per esempio l'ispirazione per la “legge del contrappasso” dell’Inferno della Divina Commedia o la descrizione dei Cieli nel Paradiso.
La notte di Lailat al Miraj si celebra con speciali preghiere notturne, in moschea o nella propria casa, con la famiglia, raccontando ai bambini la storia della “Notte del viaggio notturno”