Le popstar internazionali di nazionalità libanese, celebrità mondiali amate dal pubblico italiano, sono tantissime. Fairuz, Elissa, Myriam Fares, Mika ogni generazione ha la sua celebrity.
Fayrūz, che significa turchese è lo pseudonimo di Nouhad Haddad, per i libanesi safīratnā ’ilā l-nuǧūm, la loro ambasciatrice presso le stelle del cielo, protagonista, con la cantante egiziana Umm Kulthum della musica araba nel ventesimo secolo. Mina ha cantato canzoni di Fayruz e viceversa; condividono voci meravigliose, carisma, eleganza, autorità artistica, le signore della canzone.
Dalida, italo franco egiziana, era amatissima in Libano, e l’esecuzione in arabo di tante sue celebri canzoni ma in particolare di Lebnan la rende cara nella memoria.
Elissa, della generazione ’70, famosissima nel mondo arabo, ha vinto molti premi e riconoscimenti, fra cui tre World Music Awards, o ancora Haifa Wehbe modella, attrice che coi suoi successi "Ah wa Nuss" e "Bous el Wawa" è sogno di tanti ragazzini mediorientali, come la sua collega Nancy Nabil Ajram definita da Spotify regina dell’Arab pop.
Infine anche il super famoso Mika, ossia Michael Holbrook Penniman jr. cantautore e showman naturalizzato britannico è libanese, orgoglioso della sue origine.
L’immaginario collettivo evoca con nostalgia e desiderio luoghi, storie vicende del passato. I favolosi anni Sessanta sono un mito che rivive costantemente in film, trasmissioni, tv e varietà. Gli anni Sessanta libanesi si raccontano come età dell’Oro,”..é Tropicana, yeah” ma quegli anni Sessanta non sono stati così poi così belli, la politica non si prendeva cura dei suoi cittadini e la prosperità era solo per pochi. Ieri, come oggi, le vicende delle banche fallite durante gli anni Sessanta, e oggi come allora, i risparmi della popolazione andarono in fumo ma “Allo, Beirut? “di una stella della musica libanese, la cantante Sabah, fa riaffiorare il ricordo del Libano che fu. Le canzoni sono un tesoro della memoria collettiva di un popolo che sfida le amnesie del dopoguerra, e che attraverso le voci iconiche delle sue cantanti prova, nel presente foriero di guerra, a cercare nei suoi cantanti con le loro canzoni qualche pausa di divertimento, allegria e vitalità.