Il tulipano è un fiore simbolo, autentico emblema di tre culture. Il vanto dei Paesi Bassi è un fiore originario dell’Asia Centrale, nato sui monti del Pamir, dell’Hindu Kush e del Tien Shan.
Coltivato in Turchia dal XV secolo esaltato nei giardini dei palazzi, nelle arti figurative e nella botanica, divenne simbolo della dinastia Ottomana. Solimano il Magnifico lo fece piantare ovunque, e fu così che Ogier Ghislain de Busbecq, ambasciatore di Ferdinando I d’Asburgo, spedì alcuni bulbi al botanico Carolus Clusius, responsabile dei Giardini reali olandesi, nazione in cui ancora prosperano, ben oltre la bolla finanziaria del 1636.
La più antica leggenda sui tulipani è persiana, racconta di un giovane scultore di nome Farhad, innamorato di Shirin, principessa armena. Un giorno, il re di Persia, rivale di Farhad gli fa arrivare la falsa notizia: Shirin è morta. Sconvolto dal dolore il giovane si getta col suo cavallo in un burrone roccioso, ma da ogni goccia del suo sangue caduto sul terreno, nacque un tulipano scarlatto simbolo dell’amore perfetto. Nel Medioevo, i tulipani erano associati alla fede e alla devozione, e nella cultura islamica al Paradiso. In Turchia significa anche bellezza femminile, perfezione. Si ritiene sia un potente talismano per la protezione dal male. Nella lingua turca la parola tulipano assume un particolare valore spirituale. Tulipano si dice lâle, parola che scritta in arabo ha gli stessi caratteri della parola Allah. Il tulipano appare anche nell’emblema della Repubblica islamica dell’Iran, dove quattro lune crescenti insieme alla spada centrale formano il disegno di un tulipano, per ricordare la leggenda secondo cui un tulipano cresce ogni volta che muore un martire. I tulipani sono simbolo di amore, fede, speranza, perfetta bellezza, eleganza e purezza, elementi centrali nell’arte di Oriente e Occidente, testimoni dai brillanti colori che i campi variopinti e pieni di specie diverse sono i più fertili e i più belli.