Ambientato nella Tunisia degli anni ’30 “La casa dei notabili” è un romanzo e un'esperienza culturale e sociale.
Racconto familiare in cui la vita dei personaggi e le loro storie personali si intrecciano con le grandi tensioni politiche e ideologiche e le spinte al cambiamento; le lotte per l’indipendenza dal colonialismo francese, il dibattito sulla questione femminile e il ruolo della donna, la nascita dei sindacati, il conflitto tra modernità e tradizione. La storia, attraverso gli occhi dei protagonisti, narratori ciascuno di un diverso capitolo, consente all’autrice, con un linguaggio ricco e colto, di esplorare la cultura del suo paese, ricco di storia e tradizione, anche attraverso le sue leggende, le sue ricette e le sue usanze.
Il personaggio principale del romanzo è Taher al-Haddad, intellettuale e autore di umili origini, a cui l’autrice rende omaggio. Rivoluzionario nel mondo del pensiero islamico: la sua tesi, rivalutata e apprezzata solo dopo la morte, si basa sull’interpretazione delle Scritture Islamiche rigettando la lettura maschilista e patriarcale - che nulla ha a che vedere con la vera essenza dell’Islam - e promuovendo la necessità di una piena partecipazione delle donne alla vita sociale e politica del paese, legando l’evoluzione della società tunisina a quella della condizione femminile. È un romanzo potente. Tributo a Taher al-Haddad e alla storia della Tunisia, a tutte le donne e tutti gli uomini, tunisini e non, vittime della società patriarcale in qualunque parte del mondo. Foto di Libri nell'aria