Il prossimo 21 febbraio, venerdì, canonico giorno festivo nei paesi musulmani, si vota nella Repubblica Islamica iraniana per il rinnovo di 290 componenti del Majlis l’Assemblea parlamentare con compiti legislativi.
L’Islam, che vuol dire abbandono, pace e sottomissione a Dio, trasmette il messaggio divino all’umanità attraverso la voce dei profeti, Noè, Abramo, Mosè e Gesù; l’ultimo e definitivo profeta, nell’espressione araba, il sigillo dei Profeti, è Muhammad il nostro Maometto.
Abstract
Il testo presenta un percorso ideale, iniziato nel quarto millennio avanti Cristo fino all’avvento dell’Islam, nell’area geografica definita come vicino e medio oriente, dell’idea/concetto di Dea Madre. Questa figura ritratta nel duplice aspetto di matrice primigenia di numi, esseri umani e piante, “Antica Madre” divinizzata corrisponde a una “Dea Madre”, che assume nomi diversi e spesso è associata a divinità maschili, per necessaria simmetria dei pantheon dell’Oriente antico. Il tempo segna un progressivo declinare della forza generatrice della Dea Madre, che si concluderà fondendosi nei tratti di dee madri dei pantheon sincretici dei culti orientali greci e romani. La storia delle religioni monoteiste terminerà in senso paradigmatico questo percorso. L’ultima delle religioni monoteiste, l’Islam, chiuderà definitivamente la possibilità di pensare e rappresentare una Dea Madre
Raccontare del mondo musulmano: i luoghi comuni incombono, e oggi sempre di più. Donne, artiste contemporanee: interessa dare solo una descrizione superficiale e di maniera. Impegno ambizioso è parlare di artiste, arabe e musulmane, collocando loro stesse e il loro lavoro nel tempo e nello spazio, tra presente contemporaneo e memoria storica culturale e artistica della tradizione araba e islamica.
Un testo introduttivo alla toponomastica arabo musulmana del nostro paese
Il Centro Archivio delle Donne ha presentato il seminario “Modelli culturali e differenze di genere: le comunità arabo-islamiche in Canada e negli Stati Uniti” di Giuliana Cacciapuoti
Si chiamaVitanova la nuova libreria che ha ospitato e inaugurato giovedì 18 febbraio 2016 il ciclo di presentazioni curato dalla scrittrice Lejla Mancusi Sorrentino: Appuntamenti con la Gastronomia.
Con una relazione nella sezione Dea madre partecipo al IV Convegno nazionale di Toponomastica femminile. Il titolo dell’intervento sarà:
Antica Madre/Dea Madre
La dea madre nelle culture del Vicino e Medio Oriente preislamico fino all’avvento dell’Islam
Introduzione L'occasione del convegno di Toponomastica femminile mi permette una riflessione su alcune questioni significative. La toponomastica diviene strumento di indagine e punto di partenza anche per chiedersi, alla luce di un evidente mutato quadro sociale e pluri-culturale della società europea, in quale direzione stia andando la cultura europea: e ancor di più interrogarsi, quanto il contributo della cultura arabo-islamica abbia contribuito formazione della cultura umanistica e scientifica nel nostro continente, quale linfa abbia nutrito le radici delle arti e delle scienze nella penisola italiana in particolare nel meridione.
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