The Covid-19 pandemic has amplified and aggravated the fragile social equilibrium and compromised the economies in the Near and Middle East and North Africa region. In the midst of countless critical elements an unexpected change of course offers a glimmer of hope.
Lailat-al-qadr, la notte del destino1.
Recita il Corano Sura XCVII: «In verità lo rivelammo nella Notte del Destino. Cos’è mai la Notte del Destino? La Notte del Destino è la più bella di mille mesi. Vi scendono gli angeli e lo Spirito, col permesso di Dio, a fissare ogni cosa. Notte di pace fino allo spuntare dell'aurora.»2
L’Islam inteso come sistema globale di vita e comportamento è stato segnato fin dal suo avvento dal rapporto con le pestilenze e le epidemie. In arabo peste si dice ṭāʿūn dalla radice t’n colpire, trafiggere,pugnalare; epidemia wabā dalla radice wbā essere infetto, essere contagiato. A partire dal 622 d.C. anno uno dall’Egira, si registrarono almeno cinque pestilenze nei territori del nascente Islam: la "peste di Shirawayh" (627-628), la "peste di 'Amwas" (638-639), la "peste violenta" (688-689), la "peste delle vergini" (706) e la "peste dei notabili" (716-717).
Il prossimo 21 febbraio, venerdì, canonico giorno festivo nei paesi musulmani, si vota nella Repubblica Islamica iraniana per il rinnovo di 290 componenti del Majlis l’Assemblea parlamentare con compiti legislativi.
L’Islam, che vuol dire abbandono, pace e sottomissione a Dio, trasmette il messaggio divino all’umanità attraverso la voce dei profeti, Noè, Abramo, Mosè e Gesù; l’ultimo e definitivo profeta, nell’espressione araba, il sigillo dei Profeti, è Muhammad il nostro Maometto.
Abstract
Il testo presenta un percorso ideale, iniziato nel quarto millennio avanti Cristo fino all’avvento dell’Islam, nell’area geografica definita come vicino e medio oriente, dell’idea/concetto di Dea Madre. Questa figura ritratta nel duplice aspetto di matrice primigenia di numi, esseri umani e piante, “Antica Madre” divinizzata corrisponde a una “Dea Madre”, che assume nomi diversi e spesso è associata a divinità maschili, per necessaria simmetria dei pantheon dell’Oriente antico. Il tempo segna un progressivo declinare della forza generatrice della Dea Madre, che si concluderà fondendosi nei tratti di dee madri dei pantheon sincretici dei culti orientali greci e romani. La storia delle religioni monoteiste terminerà in senso paradigmatico questo percorso. L’ultima delle religioni monoteiste, l’Islam, chiuderà definitivamente la possibilità di pensare e rappresentare una Dea Madre
Raccontare del mondo musulmano: i luoghi comuni incombono, e oggi sempre di più. Donne, artiste contemporanee: interessa dare solo una descrizione superficiale e di maniera. Impegno ambizioso è parlare di artiste, arabe e musulmane, collocando loro stesse e il loro lavoro nel tempo e nello spazio, tra presente contemporaneo e memoria storica culturale e artistica della tradizione araba e islamica.
Un testo introduttivo alla toponomastica arabo musulmana del nostro paese
Il Centro Archivio delle Donne ha presentato il seminario “Modelli culturali e differenze di genere: le comunità arabo-islamiche in Canada e negli Stati Uniti” di Giuliana Cacciapuoti
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