Pioniera musulmane per i diritti LGBTQ+

Shinta Ratri (1962 -2023) Indonesia,  scomparsa improvvisamente il 1 febbraio 2023, stroncata da un infarto, è stata una figura di primo piano nella vita politica indonesiana. Ha contrastato l’ascesa del fondamentalismo islamico che negli ultimi anni ha cominciato a prendere piede anche in Indonesia, ed è stata un’autorevole e influente waria (persona transgender).

Lo spirito di comunità e armonia connnaturato all’animo dell’ Indonesia hanno influenzato la vita e le attività di Shinta Ratri, che con le sue  attività e il lavoro fondamentale per la tutela dei diritti delle persone transgender che professano l’Islam, ha segnato una tappa fondamentale nel suo paese e nel mondo musulmano  a favore delle donne transgender e al loro diritto a praticare e professare il loro credo religioso.Giusto renderle omaggio, raccontando della sua attività, della sua lotta e impegno di musulmana.

 

 

L’ Indonesia è il quarto paese più popoloso del mondo e precede in questa classifica Pakistan Nigeria e Brasile, con la più alta percentuale di musulmane e musulmani al mondo: il 90 % circa su 260 milioni di persone in Indonesia praticano l’Islam. Il governo riconosce ufficialmente sei religioni (islamismo, protestantesimo, cattolicesimo, induismo, buddhismo, confucianesimo), la Costituzione indonesiana sancisce la libertà religiosa, e i rapporti tra le comunità sono sereni. Le scuole coraniche collegate alle moschee sono una istituzione del mondo musulmano: le madrase, una sorta di collegi per l’istruzione media e superiore per le scienze giuridiche e religiose musulmane, dove si studiano in prevalenza il Corano e la Sunnah. Gli insegnamenti sono impartiti da professori regolarmente retribuiti, le scolaresche usufruiscono di vitto e alloggio nello stesso complesso. In Indonesia è particolarmente diffusa, così come per le altre religioni e culti, la possibilità di studiare e formarsi presso queste scuole, frequentate da coloro che desiderano una formazione religiosa. Si chiamano pesantren, or pondok pesantren , da pondok, moschea e santri ossia insegnamento, i collegi musulmani indonesiani.

L’educazione pesantren ha origine dalla tradizione dell’isola Giava, l’isola natale di Shinta Ratri, dai dormitori pondokan, simili agli ashram induisti e vihara buddisti. Lo scopo principale è l’approfondimento delle scienze religiose musulmane, ma i collegi hanno anche una funzione sociale, offrendo sistemazione gratuita o quasi, per ragazze e ragazzi che lasciano le loro famiglie; qui oltre alle materie scolastiche e religiose, imparano a condividere valori comunitari: sincerità, semplicità, solidarietà, autocontrollo, senso di responsabilità, rispetto e legame personale con l’insegnante. Infatti tutti i pesantren hanno un gruppo di docenti e guide spirituali chiamato Kyai. Si tratta di personalità di rilievo per la comunità e oltre al ruolo religioso assumono oggi anche un ruolo politico. Ad esempio l’ex presidente della Repubblica indonesiana, Abdurrahman Wahid Gus Dur, proviene da questo ambiente, una volta terminato l’incarico pubblico è ritornato a essere docente. Per questo motivo fondare e essere componente del Kyai della Pondok Pesantren Waria al-Fatah, l’unica scuola musulmana “coranica” al mondo con annessa moschea, per le persone transgender, è stato un atto rivoluzionario e fondamentale. La “boarding school “islamica di Ratri ha costituito uno spazio sicuro per waria, quando in Indonesia fede e identità trans cominciavano ad essere viste sempre più spesso come inconciliabili con una visione fondamentalista, e per dare loro opportunità di preghiera; le persone transgender musulmane potevano andare in un luogo diverso dalle moschee “classiche”, notoriamente e rigidamente divise in spazi per uomini e per donne. Rilevante è il fatto che al-Fatah è uno spazio per le donne trans in cui esercitare il loro diritto al culto. Nel 2008 a Yogyakarta, città dell'isola di Giava, conosciuta per le arti tradizionali e il suo patrimonio culturale, Ratri con altre due waria fondò la scuola che oggi ospita circa 40 persone: nel collegio islamico le donne transgender possono vestirsi da uomo o da donna a seconda del loro desiderio di svolgere i propri doveri religiosi. Nel pesantren si offre istruzione a tutta la comunità cittadina, nella speranza di migliorare il trattamento della waria. L’intento di Ratri è stato allestire uno spazio affinché le persone waria potessero avere un luogo di preghiera e uno spazio dove approfondire lo studio della religione. Naturalmente le polemiche e le ostilità sorte contro la scuola hanno anche portato alla chiusura, per fortuna solo temporaneamente. Nel 2016 membri del Fronte della Jihad islamica (FJI) hanno presero d'assalto il collegio islamico e Al Fatah chiuse i battenti, tra le minacce dei gruppi islamisti duri e puri, che incrementavano la retorica contro le persone transgender espressione di devianza e peccato. Il sostegno delle autorità locali, con gruppi di attivisti per i diritti umani ed esponenti religiosi ne hanno ottenuto la riapertura. Nel 2019 Shinta Ratri ha ricevuto il premio Front Line Defenders Award per la dedizione e coraggio come attivista dei diritti umani. Il riconoscimento è infatti riservato a coloro che pur mettendo a rischio l’incolumità personale non esitano a difendere e promuovere i diritti umani. La morte improvvisa di Ratri, a soli sessant’anni, oltre al cordoglio e dolore per la perdita di una pioniera e mentore per i diritti LGBTQ+ in Indonesia e per tutta l’area del sud-est asiatico, ha sottolineato quanto importante sia stato il suo contributo anche per le stesse minoranze delle altre religioni, ad ottenere libertà di culto e esserne felici. Ratri ha avuto un ruolo fondamentale per tutte le persone musulmane che hanno scelto il coming out. Essere trans e avere libertà di culto in Indonesia non è facile, ma lei da musulmana, ha ispirato molte ad avere un dialogo con la propria comunità religiosa, così come ha sostenuto le comunità LGBTQ+ degli altri indirizzi religiosi. Nel nome e nel ricordo di Shinta nel suo paese ci si potrà continuare a schierare per difendere i diritti delle comunità transgender non solo musulmana, ci sarà la libertà di continuare a studiare, approfondire la propria religione e svolgere il culto senza rischi, con serenità e in pace. 

 

 

https://www.theguardian.com/world/2017/nov/16/allah-transgender-indonesian-school-fighting-backlash

 

https://www.thejakartapost.com/culture/2023/02/02/obituary-shinta-ratri-founder-of-waria-islamic-boarding-school.html

 

https://www.laprensalatina.com/shinta-ratri-indonesian-lgbt-rights-icon-dies-at-60/

 

Profili, memorabili donne musulmane a cura di Giuliana Cacciapuoti

Ritratti di donne diverse per nazionalità e “peculiarità” nel loro contesto culturale per accendere una luce sul mondo musulmano contemporaneo con uno sguardo di genere. Figure note nel mondo musulmano ma non al pubblico italiano; rappresentano aspetti molto diversi del mondo islamico, spunto per il dibattito e la riflessione.

Giuliana Cacciapuoti - esperta in cultura islamica e del mediterraneo

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